È scomparso per un male improvviso, a Dicembre, all’età di 96 anni Henry Heimlich, il chirurgo americano che inventò la manovra salva-vita che porta il suo nome.
Henry Heimlich, primario statunitense in chirurgia, per primo nel 1974 elaborò questa manovra come tecnica di Primo Soccorso per rimuovere un’ostruzione delle vie aeree nelle persone a rischio di soffocamento, la manovra di Hemlich consiste nell’utilizzare le mani per esercitare una pressione sotto il diaframma, provocando anche la compressione dei polmoni che a sua volta esercita una pressione su qualsiasi oggetto si trovi nella trachea, con lo scopo di provocarne l’espulsione; di fatto è risultata essere, nelle’esperienza concreta, un’efficace misura per risolvere in modo rapido molti casi di soffocamento, salvando decine di migliaia di vite umane.
Occorre comunque tener presente che, per eseguire correttamente la manovra di Heimlich, che pur essendo una operazione di Primo Soccorso può essere adoperata anche da soggetti privati non appartenenti al personale medico o paramedico, è sicuramente più opportuno seguire dei corsi di addestramento e preparazione a primo soccorso i cd. BLS Basic Life Support.
Prendendo ad esempio le Linee Guida della Croce Rossa Italiana per le Manovre di Disostruzione – Corso di BLS, l’occasione merita l’opportunità di spiegare in breve, come, una qualunque persona possa predisporsi ad eseguire correttamente la manovra di Heimlich, che può essere applicata su un paziente in piedi (stazione eretta), seduto, o supino (disteso a pancia in su): utilizzando le mani per esercitare una pressione sotto il diaframma, questo provoca anche la compressione dei polmoni e a sua volta esercita una pressione su qualsiasi oggetto si trovi nella trachea, con lo scopo di provocarne l’espulsione, questa operazione in sostanza non fa altro che sostituire un potente e artificiale colpo di tosse, dal momento che la vittima del soffocamento ha un’ostruzione alle vie aeree e, non riuscendo a riempire i polmoni, non ha nemmeno la possibilità di tossire da sola.
Innanzitutto occorre ricordare ed intuire con immediatezza quelli che si connotano come sintomi inequivocabili di una persona in condizioni di soffocamento: la persona soffocata non riesce a parlare o gridare; il suo viso diventa blu (cianotica) per mancanza di ossigeno (anossia), porta disperatamente le mani alla gola (segno universale di soffocamento), ha una tosse molto debole e la respirazione difficoltosa che produce un rumore acuto, in conseguenza della quale il paziente potrebbe perdere conoscenza.
1° Caso – Applicazione su una persona in piedi o seduta come praticarla: la persona che pratica la manovra di Heimlich si trova in piedi dietro la vittima, la cinge con le braccia intorno ai fianchi, sotto le braccia; tiene una mano piegata con il pugno chiuso che viene posizionata con la parte del pollice appiattita contro l’addome, nella zona tra lo sterno e l’ombelico; l’altra mano afferra il pugno e provoca una serie di spinte verso l’alto finché l’oggetto che ostruisce le vie aeree non viene espulso. Le spinte non devono mai comprimere o stringere la gabbia toracica. E’ consigliabile alternare 5 colpi dorsali (alla schiena) o interscapolari e 5 compressioni o spinte addominali sottodiaframmatiche.
Oppure, accompagnare il paziente a terra, allertare il 118 o 112 nelle zone dove è attivo, eseguire 30 Compressioni, controllare il cavo orale, tentare 2 Insufflazioni (respirazioni bocca a boccaanche se non efficaci) e continuare con il ciclo 30 : 2, controllando il cavo orale tra Compressioni e ventilazioni.
2° Caso – Applicazione su se stessi: è possibile praticare la manovra di Heimlich anche su se stessi, utilizzando la stessa procedura descritta in precedenza. Una mano è chiusa a pugno e collocata contro il proprio addome mentre l’altra l’afferra e la spinge verso l’alto con una serie di spinte finché non si liberano le vie aeree.; è anche possibile praticare la manovra di Heimlich su se stessi piegandosi con la parte alta dell’addome contro un oggetto fisso (per esempio una spalliera di una sedia) e spingendo ripetutamente col proprio corpo verso il basso fino a che l’oggetto non facilita l’espulsione dell’ostruzione.
3° Caso – Applicazione su una persona priva di coscienza: se il paziente è incosciente vanno immediatamente allertati i soccorsi (118 o 112 nelle zone dove è attivo o personale medico o paramedico), mentre il paziente va adagiato supino su una superficie rigida (pavimento), occorre iperestendere il capo e controllare la cavità orale: se il corpo estraneo non è visibile e non può essere rimosso, bisogna eseguire due insufflazioni bocca a bocca; se il passaggio dell’aria è ancora ostruito si procede con le compressioni toraciche esterne (CTE Compressioni Toraciche Esterne). Dopo 30 compressioni si ricontrolla la cavità orale; se la situazione è ancora invariata si ripete il tutto (2 insufflazioni: 30 compressioni) sino al ripristino del respiro o all’arrivo dei soccorsi.
4° Caso – Non si esegue la manovra di Heimlich come tale su un lattante. Nel caso in cui il lattante diventi incosciente, deve essere posto supino su piano rigido e debbono essere immediatamente allertati i soccorsi (118 o 112 nelle zone dove è attivo).
Per i bambini con età intorno ad 1 anno in stato cosciente: in caso di soffocamento dovuto ad ingestione di oggetti:
- posizionare il bimbo bocca in giù piegato sul vostro avambraccio sostenendolo con il palmo della vostra mano avendo molta cura di non tappargli la bocca o torcergli il collo;
- con il palmo della vostra mano, dare 5 colpi sulla schiena interscapolari (come indicato dalla figura accanto).
Se questa procedura non ha rimosso l’ostruzione ed il bimbo continua a non respirare, girare il bambino in modo che il petto sia rivolto verso di voi (avendo cura di sostenere la testa mentre lo girate).
Poggiare la schiena del bambino sulla vostra coscia, ricordandovi che la testa deve essere più in basso rispetto al corpo.
Con due o tre dita, premete sul petto appena al di sotto dell’osso del petto (subito sotto la linea intermammillare), 5 compressioni toraciche sullo stesso punto in cui si pratica il massaggio cardiaco esterno per 4 -5 volte consecutive.
A questo punto controllate in bocca, se l’oggetto é visibile cercate di rimuoverlo con le dita della mano, se non lo é, non provate a rimuoverlo, potreste spingerlo più verso l’interno, peggiorando la situazione.
Se queste operazioni non dovessero far riprendere la respirazione, sarà necessario intraprendere la respirazione bocca a bocca scoprendo il torace, effettuare 5 ventilazioni di soccorso, allineando ogni volta il capo in posizione neutra. Effettuate le 5 ventilazioni, iniziare la rianimazione cardiopolmonare, andando avanti con il protocollo di rianimazione per il primo minuto, poggiare il bimbo con la schiena su di una superficie piana (sul tavolo o a terra), distendere con prudenza il collo del bimbo, chiudendo con le dita il naso del bimbo e con la bocca del soccorritore sulla bocca del bimbo, soffiare aria nei polmoni, si noterà il petto del bambino muoversi.
Sospendere per qualche secondo e ripetere l’operazione per altre 3 volte.
Continuare ad effettuare l’insufflazione d’aria e massaggio cardiaco, sempre continuando a ricontattare telefonicamente i servizi di emergenza, poi proseguire fino a che la vittima non si disostruisce, fino all’arrivo dei soccorsi avanzati del 118 o del 112.
Per bambini con oltre 1-2 anni in su: sempre in caso di soffocamento dovuto ad ingestione di oggetti: il soccorritore abbraccia il bambino da dietro, cinge le sue braccia intorno alla vita del bambino e colloca la palma della mano sull’addome tra l’ombelico e le costole, sovrapponendo l’altra mano per aiutarsi nell’operazione, applicando ripetutamente 6 – 10 Compressioni sulla zona sopra descritta, spingendo verso l’alto e l’interno contemporaneamente.
Se questa procedura non ha rimosso l’ostruzione ed il bimbo continua a non respirare, si deve controllare in bocca e se si riesce a vedere l’oggetto, cercare di rimuoverlo, altrimenti procedere direttamente con la respirazione bocca a bocca.
In generale per tutti i pazienti soccorsi, dopo aver liberato le vie aeree, per mezzo dell’espulsione dell’oggetto o dei liquidi che le ostruivano, è comunque possibile, specialmente se la persona soccorsa ha perso conoscenza, che la respirazione non riprenda spontaneamente, bisogna tenere conto che continuare la manovra di Heimlich non fa riprendere la respirazione, e, dal momento che è possibile un arresto cardiocircolatorio, bisognerà ricorrere, secondo le necessità del caso e sempre da parte di personale sanitario o comunque appositamente addestrato, alla respirazione artificiale o alla rianimazione cardiopolmonare.
Il supporto del medico è sempre assolutamente necessario dopo la manovra di Heimlich: sia se la persona riesce a respirare di nuovo, per cui è opportuno un controllo medico per escludere eventuali possibili traumi secondari, sia se la persona non respira per cui è indispensabile una chiamata di emergenza (118 o 112 nelle zone dove è attivo) che deve essere effettuata – se il soccorritore si trova da solo con la persona soccorsa – non prima del termine del primo ciclo di insufflazioni e compressioni.
Roma, 31 Dicembre 2016
Marcello Grotta